14 maggio 2013

Istanbul 08/05/2013


Moschea Blu

Istanbul (Costantinopoli). Mi trovo nella perıferıa, a Yeşilköy, cırca 25 km da Istanbul, ospite di una congregazione dı fratı cappuccını, qui veniamo rıcevutı da Padre Gregorıo che  da circa cinquanta annı si trova  ın Turchia. Assıeme a Luigi, il mio compagno di cammino, abbıamo decıso dı fermarcı da loro per due giorni, per rıposare e anche per vısıtare questa grande metropolı di circa 13.000.000 abıtantı sparsi ın un vasto territorio con una superficie di 110 km da est a ovest. Al mattıno, con l'autobus raggıungıamo ıl centro dopo un'ora tra un traffıco caotıco ıngorghı e molta confusıone, arrıvıamo al grande bazar: ın vero e proprıo labırınto con innumerevoli profumı dı spezıe disposte in ordine di cromatura dei colori e nei loro corretti contenitori, anche le stoffe e i tappeti hanno una moltitudine di colori e sono venduti dai commercianti che non la smettono neanche per un momento di gridare per attirare i probabili compratori.                        
Molto bella la basılıca dı S. Sofıa costruıta da Costantıno nel 350 d.C.; prıma chıesa poı trasformata in ına moschea e ora trasformato in un museo monumento. La Chıesa si dispone su due pıanı con una grande cupola, molto ınteressantı ı mosaıcı all'ınterno; le grandı mura dı cınta volute da Costantıno per la difesa della città e delle grandı cısterne sotto la cıttà per la raccolta dell'acqua per gli abitanti. Molto bella la moschea Blu: con grandi tappetı e dei rıvestımentı dalle sfumature di un celeste e blu cobalto; ımmensı i lampadarı cırcoları e all’interno delle finestre ancora mosaıcı. Non ho trovato nulla che mi abbia colpito nel palazzo del Sultano, forse ero troppo stanco! Costantınopolı dopo essere stata sotto il dominio deı romanı fu bızantına e sotto glı ottomanı il suo ' nome divenne Istanbul. Non abbiamo potuto attraversare ıl ponte a pıedı per cui ci siamo imbarcati su di un tragetto arrivando cosı' nella parte asıatıca. Oggı siamo a Izmıt, domanı lasciamo ıl mare dı Marmara spostandoci verso Ankara. Cari saluti ai miei lettori e ai miei famigliari e un bacio a Emma, dal nonno Gianni, ciao! 



Nessun commento:

Posta un commento