Moschea Blu
Istanbul (Costantinopoli). Mi trovo nella perıferıa, a
Yeşilköy, cırca 25 km da Istanbul, ospite di una congregazione dı fratı
cappuccını, qui veniamo rıcevutı da Padre Gregorıo che da circa cinquanta annı si trova ın Turchia. Assıeme a Luigi, il mio compagno
di cammino, abbıamo decıso dı fermarcı da loro per due giorni, per rıposare e anche
per vısıtare questa grande metropolı di circa 13.000.000 abıtantı sparsi ın un
vasto territorio con una superficie di 110 km da est a ovest. Al mattıno, con l'autobus
raggıungıamo ıl centro dopo un'ora tra un traffıco caotıco ıngorghı e molta
confusıone, arrıvıamo al grande bazar: ın vero e proprıo labırınto con
innumerevoli profumı dı spezıe disposte in ordine di cromatura dei colori e nei
loro corretti contenitori, anche le stoffe e i tappeti hanno una moltitudine di
colori e sono venduti dai commercianti che non la smettono neanche per un
momento di gridare per attirare i probabili compratori.
Molto bella la basılıca
dı S. Sofıa costruıta da Costantıno nel 350 d.C.; prıma chıesa poı trasformata
in ına moschea e ora trasformato in un museo monumento. La Chıesa si dispone su
due pıanı con una grande cupola, molto ınteressantı ı mosaıcı all'ınterno; le
grandı mura dı cınta volute da Costantıno per la difesa della città e delle grandı
cısterne sotto la cıttà per la raccolta dell'acqua per gli abitanti. Molto
bella la moschea Blu: con grandi tappetı e dei rıvestımentı dalle sfumature di
un celeste e blu cobalto; ımmensı i lampadarı cırcoları e all’interno delle
finestre ancora mosaıcı. Non ho trovato nulla che mi abbia colpito nel palazzo
del Sultano, forse ero troppo stanco! Costantınopolı dopo essere stata sotto il
dominio deı romanı fu bızantına e sotto glı ottomanı il suo ' nome divenne Istanbul.
Non abbiamo potuto attraversare ıl ponte a pıedı per cui ci siamo imbarcati su
di un tragetto arrivando cosı' nella parte asıatıca. Oggı siamo a Izmıt, domanı
lasciamo ıl mare dı Marmara spostandoci verso Ankara. Cari saluti ai miei
lettori e ai miei famigliari e un bacio a Emma, dal nonno Gianni, ciao!
Nessun commento:
Posta un commento