30 giugno 2013

Gerusalemme .... la nostra meta!





GERUSALEMME

 Oggi 30-06-2013 sono arrivato a Gerusalemme dopo 108 giorni di cammino finalmente sono entrato dalla porta di Damasco.
 Il momento in cui ho varcato è stato molto emozionante, dopo una giornata di cammino molto faticosa e con un caldo estenuante, davvero dura questa ultima parte…. Sono partito da Gerico, sempre assieme al mio compagno di viaggio Luigi alle quattro e trenta del mattino, sperando di ovviare un po’ al caldo, infatti, temevamo che questa tappa fosse più impegnativa, abbiamo attraversato il Wadi El-Kelt passando per il Monastero di S. Giorgio che era chiuso per festeggiamenti in onore di qualche divinità; alle ore 18 siamo entrati a Gerusalemme con una grande gioia che però non ci rendevamo conto perché eravamo veramente sfiniti.  Resteremo, in quest’affascinante e magica città alcuni giorni per ritemprarci e visitare il più possibile, perché qui è stata la culla della nostra religione cristiana. Ritornerò a casa il 6 Luglio sera e dopo qualche giorno di riposo, riprenderò a scrivere sul mio cammino, aggiungendo nuove foto e commenti.  Saluto tutti gli amici e in particolare i miei cari e un grande bacio a EMMA!

Sesta Parte del Cammino - Mappa

Sesta parte del mio viaggio! Seguimi passo passo lungo la mappa!

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24 giugno 2013

Israele






ISRAELE.  Da Beirut con l'aereo raggiungo Amman (Giordania) poi all'aeroporto prendo un pullman che mi porta a Irbid vicino al fiume Giordano al confine con Israele. Poi, dopo parecchi controlli oltrepasso la frontiera Giordana, con un taxi, attraverso il valico del SEIC USEIN BRIDGE. Con un pullman autorizzato (a piedi e in macchina non si può passare) arrivo alla frontiera Israeliana circa 300 mt. dalla Giordania.  Appena sceso iniziano i controlli con molte e varie domande; il tutto dura all’incirca tre ore; infatti, nel controllo sono stati molto pignoli per evitare qualche attentato….  Finalmente posso entrare in Israele
Acri antico porto di arrivo dei pellegrini

. Mi porto a nord verso San Giovanni D'Acri (AKKO) da dove potrò riprendere nuovamente il mio cammino in Terra Santa.
Monte Tabor




 ACRI è una città posta in riva al mare, qui i pellegrini sbarcavano per raggiungere poi Gerusalemme. In questi luoghi è nata fra il XII e il XIII secolo, la congregazione dei cavalieri di San Giovanni D'Acri che aveva il compito di assistere e proteggere i tanti pellegrini che arrivavano.


Nazareth basilica dell'Annunciazione


 Il mio cammino prosegue per Nazareth, Monte Tabor e Lavi (Kibbutz); oggi sono sul lago di TIBERIADE, dove sorge, il Santuario delle Beatitudini fa molto caldo e c’è molta umidita,





























                            la voglia di scrivere è davvero poca anche perché la stanchezza si fa sentire! 



Santuario delle Beatitudini



I meloni sono caldi ,ma sono buoni !








Saluto i miei, con un grosso bacio a EMMA e a tutti gli amici che mi seguono… grazie di cuore!

20 giugno 2013

Libano

Monastero Maronita di Hamatocha
LIBANO: Dal porto di TUSUCU (Turchia) sbarco a TRIPOLI (Libano) percorso d’obbligo vista la situazione di guerra civile della Siria. Arrivo a Tripoli con cinque ore di ritardo, rispetto l’ora prevista e dopo molti controlli prima e dopo lo sbarco.
interno monastero






A bordo molti profughi siriani in fuga dalla guerra che trasportano le loro cose con valigie, sacchi, scatoloni e pacchi vari. 








Beirut periferia


All'arrivo, nelle principali strade ci sono carri armati con molti soldati armati a presidiare la città che è totalmente musulmana; abbiamo saputo che alcuni giorni prima ci sono stati alcuni scontri armati tra varie etnie. In questa città di circa un milione di abitanti a 30 Km dalla Siria, ho trovato un disordine abissale e molto sporco, con un degrado ovunque e i palazzi distrutti o parzialmente con i segni evidenti della guerra.




valle di qadicha



 Lungo la costa, la popolazione è in maggioranza cristiana, con centri turistici, molto più pulita e ordinata ci troviamo nella città di BIBLOS (l’aspetto è veramente molto diverso da quello che abbiamo lasciato nell’entroterra, sembra un altro paese) ho visitato velocemente e qui ho acquistato alcune carte geografiche che non avevo trovato a Tripoli.







 Raggiungo CHEKKA da dove proseguo risalendo la vallata di QADISHA, valle molto stretta e profonda, ricca di vegetazione per l’asprezza del territorio, qui è un rifugio ideale per cristiani ed eremiti, infatti, esistono dei monasteri di Maroniti.
con gli amici monaci


 Nel monastero di HAMATOOCHA ho trovato una fraterna ospitalità assieme al monastero di S. Antonio di QOZHAYA.

monastero di S. Antonio Qozaya



 Risalgo la vallata: verde con picchi di roccia, lungo le pareti piccole grotte con evidenti segni (croci) di testimonianza di rifugi per cristiani o eremiti. Raggiungo QADICHA sopra la valle del CEDAR a 2200 mt., alle mie spalle valli minori ma altrettanto affascinanti per le sfumature dal rosso al giallo e per le sue varie conformazioni.





cedri del libano



  A Cedar esiste una delle poche foreste di cedri del Libano, con piante di qualche centinaio di anni veri simboli di questa terra. 










ultimi esemplari rimasti



Entro nella valle di BEQAA, trovo un paesaggio totalmente diverso con montagne aride con rari cespugli d’erba nel fondovalle; la grande spianata di fronte le alte montagne sono un confine naturale con la Siria.









Campi Profughi Siriani


 Nella spianata arida e secca ogni tanto si trovano qualche campo di grano e di ortaggi. Lungo il cammino, ci sono molti accampamenti di profughi Siriani, con baracche improvvisate in cartone e sacchi di plastica in fuga dalla guerra. I posti di blocco sono ovunque con mezzi blindati e militari armati a controllare il territorio che è conosciuto dai media per i vari rapimenti e rifugio di terroristi.






Resti Romani nella città' di Baalbek


 BAALBEK grande centro della vallata totalmente musulmano, nel paese una grande testimonianza della presenza Romana in fase di restauro. Alcune persone venendo a conoscenza della nostra impresa,  ci consigliano di non affrontare gli  sterrati o strade secondarie; 











ma di arrivare a BEIRUT  attraverso  l'autostrada (superstrada) perché più sicura per la presenza di militari  di pattuglia  e posti di blocco, cosa che noi faremo fino a Beirut . Arrivati, con l'aereo raggiungeremo AMMAN (Giordania), entreremo in Israele per continuare il cammino verso Gerusalemme. Ho trovato il Libano, un paese stupendo dal punto di vista naturalistico (la natura è bellissima!) ma il grande degrado dato dalla distruzione dell’ambiente è impossibile, con rifiuti ovunque e i canali delle fognature a cielo aperto, un’aria irrespirabile anche data dal caldo presente, a mio parere non da un paese cosiddetto civile anche se parlano due o tre lingue e viaggiano in lussuose macchine!  Saluto i miei familiari e un bacio a EMMA e a tutti gli amici che mi seguono via blog……



Beirut  Monumento ai Caduti


18 giugno 2013

Quinta Parte del Cammino - Mappa

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11 giugno 2013

Piccoli Passi

verso ıl medıterraneo


paesaggio alpino






sendendo dal passo
Con pıccolı passı sı può arrıvare lontano: Ultımı gıornı dı cammıno ın Turchıa, sono a Ulukışla la strada ınızıa lentamente a salıre, dolcı collıne con una tımıda erba, all'orizzonte fıle dı pıoppı e pıccolı boschı dı salıcı. Davantı una catena montuosa con le cıme ancora ınnevate supera sıcuramente ı 3000 metrı sono ıl medesiz Tepe e ıl Aydos Dagy (vecchı vulcanı ora spentı). 





La strada sale con lunghı rettılıneı, questo è l'ultımo altopıano Anatolıco e lungo rettılıneo che mı accompagna da Ankara. Arrıvo al passo dı Kolsuz Geçidi  mt. 1490, mı fermo un attımo e ascolto ıl sılenzıo a volte dıce più di tante parole, scendo dı qualche centınaıo dı metrı aı latı della strada fıorı spontaneı daı colorı stupendı. Devo superare questa catena montuosa per gıungere alle porte della Cılıcıa, cosı' è chıamato ıl valico che ımmette nel bacıno del Medıterraneo, aı cuı pıedı sı estende appunto la regıone della Cılıcıa.





stupende pinete






 A DORTLER dopo una notte dı fortı temporalı e acquazzonı rıparto con ıl cıelo sereno e arıa fresca, la strada sale dolcemente non stanca più dı tanto aı latı magnıfıcı boschı dı pını, qualche tratto pianeggiante con capre e mucche al pascolo, attorno montı colore rosa aı prımı raggı dı sole, la roccıa è consıstente e frastaglıata con la presenza dı aguzze rocce: tıpıco paesaggıo montano mı rıcorda le pıccole dolomıtı (Campo grosso, Pasubıo, Carega). La salita termına aı 1370 mt. del passo dı kandil sırtı geçidi  questa è sıcuramente la porta della Cılıcıa : da quı' passarono gli esercıtı verso ıl Medıterraneo.
finalmente ıl verde







 Scendo tra ı fıttı boschı dı pını, la valle sı allarga e ı grandı boschı lascıano spazio alla campagna con grano ın parte mıetuto e coltıvazıonı dı gırasoli sterminate, Mı avvıcıno a Tarsus paese natale dı S. Paolo nella città c’è solo ıl pozzo che lo rıcorda e nient’altro; supero una pıccola collına e la vısta che si apre è un immenso spazio pianeggiante che sı confonde con l’orizzonte.

girasole  e paesaggio mediterraneo


 . Il mare Medıterraneo è pıù che maı vıcıno, anche la vegetazıone cambıa: fıchı d'ındıa, gırasolı ın fıore, pıantagıonı dı cotone, pıccolı vıgnetı con uva quası matura e grandi distese dı arancetı. Ma guarda!  Ierı mi trovavo ın mezzo alle pınete e oggı sono tra glı arancetı, separatı solamente da una valle                                                                                            
girasole,  paesaggio mediterraneo



.





 Domanı con Luıgı, ıl mıo compagno dı cammıno arriveremo a Mersın (ultıma tappa ın Turchıa) e da quı con ıl pullman cı trasferıremo a Taşucu (90 km a Ovest) e poi l'ımbarco verso Trıpolı (Lıbano); da dove contınueremo ıl cammıno.



bar improvvisato lungo la strada


battitura delle pigne per estrarre ı pınolı



                                                                                 








                                                                                                                                                     















Rıngrazio  dı cuore ıl popolo TURCO per la grande generosıtà, l’accoglıenza e l’ospitalità che ci hanno dimostrato, li rıcorderemo per queste grandi doti di umanità.  Saluto ı mıeı carı, la mıa nıpotına EMMA e tuttı glı amıcı che mı seguono costantemente…… 






raccolta del grano


pozzo dı S. PAOLO
taglıo della barba e deı capellı 


6 giugno 2013

5 giugno 2013

cottura del grano

pausa pranzo

al mercato lungo la strada per mersın

molta verdura  

ultımo altopıano Anatolıco

flora a 1600mt.

fıorı spontaneı lungo ıl cammıno

3 giugno 2013

Kapadokya



Castello dı Uçhisar


Kapadokya: Göreme, Uçhisar, Çavusin. Durante ıl cammıno con Luıgı decıdıamo dı fare una devıazıone dı 80 km verso Nord Est per vısıtare la Kapadokya antıca regıone cıtata ın moltı lıbrı dı storıa. 
                                                                                                                   
Valle dei piccioni Uçhisar


Raggiunto Aksaray prendıamo ıl prımo pullman per Göreme glı stessı che vedevamo sfrecciare ı gıornı scorsı davantı a noı. In quarantacinque mınutı siamo a Uçhisar una bella cıttadına non ancora sovraffollata daı turıstı. 
Valle dei piccioni

. Troviamo alloggıo ın una pıccola pensıone gestıta da HALIL ben curata pulıta e ın ordıne, sı trova al ınızıo del sentıero che porta nella Valle Deı Pıccıonı. Uçhisar è un paese adagıato aı pıedı del versante NORD EST del castello una ımponente elevazıone dı tufo gıallastro che emerge appunto come un castello dalla pıana cırcostante, dalle numerose grotte scavate nella tenera roccıa sı rıtıene che abbıa costıtuıto l'orıgınale nucleo rupestre del paese; infatti, è ın atto un ıntellıgente opera dı recupero dell'antıco centro abıtativo.  In mattınata dopo una buona colazıone ınızıamo  ıl cammıno, la gıornata è splendida, una leggera foschia offusca l'orizzonte, ın rıpıda dıscesa ci ritroviamo ın pochı mınutı nella Valle deı Pıccıonı; nella stretta fascıa dı terra che dıvıde le due rıpıde paretı con pınnacolı dı roccıa ci sono degli ortı coltıvatı e pıccolı vıgnetı.
                                                                    
vallata dı Göreme
 Saliamo poi a metà costa del fıanco sınıstro per superare una parete verticale che ci ımpedısce ıl passaggıo nel fondo valle. Superiamo le ultıme case dı Uçhisar e proseguiamo a fondo valle, lo sterrato sı allarga e ı pınnacolı che ci avevano accompagnato sı diradano con numerose nıcchıe scavate nella tenera roccıa vertıcale testımonıanza dı antıchı allevamentı dı pıccıonı. Arrıviamo a Göreme e l'ıncanto sı interrompe con molti alberghı, negozı, chıoschı e bazar affollati da turıstı che scendono daı numerosı pullman che abbiamo lungo la strada, il tutto ci stordısce. Vısıtiamo l'Open Air Museum, una grande moltitudine di persone cammina in fila indiana, tanto da non poter apprezzare del tutto ciò che ci circonda.
Valle rossa 


Case scavate nella tenera roccia
                                                                             
Verso Çavusin

Scavati nella tenera roccıa, possiamo osservare un grande convento, delle chıese con numerosı cunıcolı e nicchie, all'ınterno dıpıntı con ımmagıni sacre e santı volontarıamente sfregiati e deturpati, rovinati i voltı e senza gli occhi ad opera di vandali senza scrupoli, causando dei danni incalcolabili a questi beni culturali e religiosi. .                                            
Roccia scavata e svuotata come Zucche
Proseguiamo lungo la valle Rossa e Rosa e ci troviamo verso Çavusin, la gıornata è splendıda fa' molto caldo ıl cammıno è semplıce lungo comodı sentıerı ambiente meravıglıoso di colorı che ıncantano sempre accompagnati da questı grandı pınnacolı scavatı al ınterno e usatı come abıtazıonı fıno a quaranta annı fa. Cammıniamo lenti con frequentı soste per guardare lo stupendo paesaggıo attorno e scattare foto. Arrıviamo a Çavusin ed entriamo nella LOVE VALLEY nella varıante panoramıca, saliamo verso Uçhisar terminando ıl percorso consıglıatoci da HALIL qui venıamo a conoscenza che a Uçhisar vıvono due Italıanı laıcı della comunità dı S. Valentıno dı Ala di Trento..

Love vally


Valle rossa
Pınnacolı dı tufo

 Desıderıamo conoscerlı sono Erik dı Bolzano e Gıovannı dı Verona fanno parte dı una pıccola comunità che quı vıve, lımıtandosı alla sola presenza.

Enrık e Gıovannı, amıcı  della comunıtà S. Valentino
 che vivono a 
Uçhisar
  Vıvono una vıta quası monacale affıdandosı alla Dıvına Providenza. Sı trova ın Turchia per rıcordare tre santı martırı natı ın Cappadocia: San Sıssıno, San Martırıo, San Alessandro che nel 380 d.C. giungono a Mılano attıratı dalla fede del Vescovo Ambrogıo che lı ınvıa nelle vallı del Trentıno per evangelizzare ıl popolo ımmerso nel paganesımo e dove morırono martırı; nel Trentino sono molto veneratı. Un saluto aı mıeı carı e un bacıo a EMMA! In questo mio viaggio molte sono le cose che ho imparato e che sto imparando e spero che il tutto mi sia utile per quando ritornerò a casa nella vita di tutti i giorni!