8° giorno di cammino. Dopo
la timbratura della credenziale a S. Pietro, proseguo lungo l’Appia Antica per
uscire da Roma; da porta S. Sebastiano oltrepassando la Domino Quo Vadis. Alla
deviazione per Castel Gandolfo, non trovando alcuna ospitalità (nonostante ci
siano molte strutture religiose); allungo il cammino fino a Genzano, dove sono
accolto presso una casa per gli esercizi spirituali condotta da un gesuita di
nome don Michele. Il cammino prosegue e arrivo ad Artena, in una casa per anziani
nella quale trovo ospitalità e dove riesco ad asciugare i panni bagnati dalla
pioggia; gentilmente la sera mi offrono pure la cena. Durante la mia sosta incontro molte
persone (parecchi di loro sono sulla novantina) mentalmente presenti e curiosi,
mi pongono parecchie domande sulla mia avventura e poi mi raccontano le storie
della loro vita. Qui gli ospiti si trovano bene e il personale che li accudisce
sebbene straniero è molto rispettoso. Però questi vecchietti sono dimenticati
dai loro parenti che si fanno vedere solo per interesse…. È stata una
gran bella esperienza averli incontrati! Da Artena m’incammino verso Anagni,
dove incontro un paesaggio con una scarsa agricoltura, qualche gregge di pecore
con poche fabbriche qua e là. In una casa rurale una signora mi dice che quindici
giorni or sono, ha visto passare due francesi e mi raccomanda di portare un
bacio e una preghiera al SS. Sepolcro e nel frattempo mi prepara 2 uova sode,
sempre ben accette. Arrivo ad Anagni, città dei Papi, il più conosciuto è stato
Bonifacio VIII di famiglia anagnina. E' per il giubileo del 1300 ancora di più
per lo “schiaffo” ricevuto da Guglielmo di Magarat emissario di Filippo
il Bello, Re di Francia. Il cammino prosegue verso Veroli paese molto importante
per il pellegrino Jacopeo che è venerato nella basilica dedicata a S. Maria
Salomè madre di Giacomo e Giovanni. La storia racconta che Maria Salomè in
pellegrinaggio giunse a Veroli, stanca e ammalata chiese ospitalità nella
casa di Mauro il pagano ma purtroppo li
morì. Continuo per Ceprano altro piccolo paese in collina, quasi tutti i paesi delle
zone sorgono in alto per evitare sia le inondazioni e le continue guerre feudali
nel Medioevo. Tappa molto importante è la
cittadina di Cassino con il suo famoso monastero fondato da S. Benedetto nel
529 dove scrisse le regole benedettine e dove venne sepolto assieme alla sorella S. Scolastica. Il
monastero fu distrutto nel 577 e nel 718 fu ricostruito per ordine di Papa
Gregorio II. Durante il medioevo fu ospizio per tanti pellegrini che
transitavano lungo la via Latina. Nell’883 fu nuovamente distrutto dai
Saraceni, nel 1348 da un grande terremoto e infine nel 1944 da un bombardamento
americano e poi fu ricostruito. Attraversando i paesi della Ciociaria nel periodo
pasquale le tradizioni sono molto sentite: con canti e le vie crucis con rami
di olivo addobbati. Oggi lascio il Lazio per la Campania.
Artena - Monastero Frascescano